Perché scegliere il Discordianesimo invece che una delle
tante altre invitanti religioni che ci sono in giro o meglio ancora invece che
uscire la sera con gli amici a prendersi una birra?
Il mio modestissimo parere è che se proprio non posso fare a
meno di seguire un credo/profeta/esperto di birre artigianali di turno, allora sarebbe
preferibile seguire qualcuno che mi insegni a fare a meno di
credo/profeta/esperto di birre.
È già, il nostro cervello è programmato geneticamente ad
essere un credulone ovvero abbiamo un istinto innato che ci rende vulnerabili,
ci fa credere di avere bisogno di un credo o una religione anche se quest’ultima
ci impone regole e dogmi fuori di testa. Questo meccanismo si è sviluppato quando
i primi esseri umani sono diventati consapevoli della morte ed hanno iniziato
ad avere il dubbio che le loro esistenze non avessero senso, così subentrò il Pensiero Religioso. In teoria
appartenere ad un credo/religione/culto ecc... dovrebbe farci stare bene con
noi stessi, dovrebbe aiutarci a raggiungere per così dire la pace interiore (io
la raggiungo dopo una lunga seduta sul water, magari in compagnia di un buon
libro, ma va beh sono Discordiano, non conto) e per aiutarci a raggiungere
questo stato di grazia, ci impone sanguinose regole e improbabili “dogmi”, il
cui effetto è l’equivalente spirituale di una reclusione in un carcere di
massima sicurezza, le cui celle sono imbottite e senza finestre. Si, nella
nostra fortezza mentale stiamo bene, eseguiamo gli ordini, non facciamo
domande, ci dicono di stare in piedi stiamo in piedi, ci dicono di stare seduti
stiamo seduti, la società ci accetta siamo contenti. Si. Ma lo siamo davvero? O
siamo contenti perché ci impongono di esserlo?
Vengo al punto: lo scopo del Discordianesimo è quello di insegnare
ad essere liberi, liberi da preconcetti, dogmi e ossessionanti figure più o
meno immaginarie che guardano e giudicano tutto quello che fai. Inutile dire
che è un percorso in salita, il nostro cervello continuerà a vomitarci contro
parossismi irrazionali inculcatici fin dalla nostra più tenera età da preti, insegnanti
di religione, catechisti e alle volte genitori bigotti. Quanto ha influito la
Religione nella tua vita? Se poco, bene, sei fortunato. Io non lo sono stato
affatto. La religione ha tenuto incatenata la mia mente per molti anni,
divorandosi la mia giovinezza ed è proprio per questo che, una volta libero, mi
sono prefissato lo scopo di liberare a mia volta quante più persone possibili. Ed
in questo una Religione-Antireligione mi ha dato un aiuto inaspettato!
Voi direte “Ah-ah! Ma anche voi discordiani siete parte di
una religione! Anche voi volete piegare le vostre menti ad un unica verità,
ovvero la vostra! Ci volete far uscire dalla nostra prigione mentale per farci
entrare in un altra, magari con l’unica differenza che le celle sono abbellite
da invisibili unicorni rosa!”
Una obiezione corretta invero.
Nel nostro “testo sacro” il Principia Discordia (i più
eruditi noteranno che il titolo in latino è scorretto ;) ) c’è scritto: Se
volete entrare nella Società Discordiana fate quello che vi pare e venite a
dircelo, oppure no. La Dea Prevale. E queste semplici due righe sintetizzano il
nucleo del Discordianesimo. Ma io sottolineerei quel: “fate quello che vi pare”
perché si, siamo un culto è vero, ma siamo un culto che non ha regole, non ha
dogmi, non ha dei e non ti impone di fare nulla, neanche di essere Discordiano,
anzi! Ogni Discordiano è uno scisma, un singolo Discordiano è già di per se una
legione Discordiana, o una religione a parte volendo, siamo il culto di noi stessi. Noi
non vogliamo essere una prigione, Eris/Discordia è la strada che porterà il tuo
cervello alla disintossicazione dalla religione convenzionale!
Ecco perché il Discordianesimo è meglio di qualsiasi altro
culto/religione, ma non è meglio di una birra con gli amici. Non c’è nulla di
meglio che una birra con gli amici.
Il Profeta Uragarum.
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